Industria 4.0 – Vantaggi e scadenze del Piano Nazionale
Quali sono i vantaggi dell’Industria 4.0? Negli ultimi anni il mondo imprenditoriale italiano ha assistito ad una considerevole espansione nel mercato della digitalizzazione industriale e in quasi tutte le realtà produttive si è diffusa la consapevolezza della portata del fenomeno Industria 4.0 e la conoscenza delle tecnologie alla base del nuovo paradigma.
Tuttavia, le aziende mostrano di accogliere e comprendere solo in parte il significato di tale rivoluzione, servendosi di nuove tecnologie per ottenere una maggiore efficienza produttiva, ottimizzando i costi, riducendo gli scarti e ponendosi come obiettivo il conseguimento di quei vantaggi strategici per la competitività aziendale.
L’innovazione è uno strumento specifico e settoriale. L’atto che favorisce il successo con una nuova capacità di creare benessere. Grazie alla possibilità in vigore fino alla fine del 2022 di accedere al credito d’imposta industria 4.0 possono totalmente essere finanziati acquisti di device e macchinari creati su un modello di innovazione tecnologica e digitale. Una grande opportunità per modernizzare, creare efficienza, organizzare e sviluppare il proprio fatturato. I vantaggi di Industria 4.0 sono evidenti.
- Cosa si intende quando si parla di Industria 4.0
- Industria 4.0: i vantaggi
- I finanziamenti
- I vantaggi fino al 31/12/2022
- Come vengono erogate le agevolazioni fiscali?
- Quali documenti presentare?
Cosa si intende quando si parla di Industria 4.0?
Quella determinata dall’Industria 4.0 è definita come la quarta rivoluzione industriale, durante la quale è in corso di assestamento la connessione tra sistemi fisici e digitali grazie all’utilizzo di dispositivi intelligenti, interconnessi e collegati alla rete. Queste macchine permetteranno inoltre di svolgere analisi sui Big Data e consentiranno adattamenti real-time sui sistemi produttivi.
Con il termine Industria 4.0 si intende quindi definire un sistema aziendale intelligente dove la connessione di macchine, uomini ed informazioni permette di migliorare le performance e ridurre gli sprechi, anche energetici. L’ecosistema industriale sta vivendo una vera e propria trasformazione. Una ventata di innovazione si sta diffondendo prepotentemente e velocemente tra i sistemi produttivi che operano in tutto il mondo: viviamo nel bel mezzo di una rivoluzione industriale, la quarta.
Industria 4.0: i vantaggi
Ciò che ci si aspetta dall’impiego di macchine e dispositivi sempre più intelligenti ed interconnessi è innanzitutto una maggiore reattività al mercato in costante movimento, intesa anche come minor tempo trascorso tra la fase di prototipazione e quella di aggiornamento. Le aziende saranno inoltre in grado di garantire, grazie alle macchine che monitorano la produzione in tempo reale, una qualità migliore dei propri prodotti e di avere un maggiore controllo dei servizi post vendita, garantendo un’assistenza rapida. La connessione dei sistemi è quindi il vero punto chiave.
I finanziamenti
È chiaro come i processi di cui abbiamo parlato finora porteranno gli acquirenti ad essere più competitivi nel mercato globale. Per favorire questa crescita lo Stato Italiano – in coordinamento con le disposizioni europee – ha messo a disposizione fondi e sgravi fiscali per coloro che decideranno di investire in beni strumentali nuovi e in beni materiali e immateriali (software e sistemi IT) funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.
In particolare, lo stato italiano è intervenuto con la legge legge 11/12/16 n. 232 per supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio italiano
I vantaggi fino al 31/12/2022
A tutte le imprese che effettuano investimenti in beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati rientranti nell’allegato A della legge 11/12/16 n.232, è riconosciuto un credito d’imposta del 40% fino al 31 dicembre 2022 (per investimenti fino a 2.5 milioni €). Per usufruire di questo vantaggio l’ordine deve risultare accettato e deve essere versato almeno il 20% di acconto entro la fine di quest’anno. L’acquirente dovrà poi provvedere all’interconnessione dei dispositivi entro e non oltre il 30 giugno 2022.
Nel successivo triennio 2023/2025 la percentuale calerà al 20%. Allo stesso modo, il credito d’imposta può essere comunque esteso fino al 30 giugno 2026 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione.
Dopo la prima proroga degli incentivi decisa dal MISE, il Decreto Aiuti del 2 maggio 2022 apporta un’ulteriore novità: tra i vari punti previsti, vi è anche l’aumento della percentuale di credito di imposta a sostegno degli investimenti in beni immateriali e della formazione 4.0. Un’occasione per attivare corsi, webinar e seminari formativi in grado di specializzare i dipendenti nell’uso delle nuove tecnologie presenti nel luogo di lavoro.
Come vengono erogate le agevolazioni fiscali?
Gli incentivi fiscali per l’industria 4.0 previsti dal Ministero sono erogati sotto forma di credito d’imposta utilizzabile esclusivamente in compensazione tramite modello F24. Il credito d’imposta deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui sono state sostenute le spese, e nelle dichiarazioni relative ai periodi successivi (fino a quando se ne conclude l’utilizzo), ed è fruibile in tre quote annuali di pari importo a partire dall’anno dell’interconnessione.
Quali documenti presentare?
Tutte le imprese che usufruiscono delle agevolazioni sono tenute ad inviare una dichiarazione al Ministero dello Sviluppo Economico, che verificherà l’andamento, la diffusione e l’efficacia delle misure agevolative oltre ad adempiere a quanto previsto dalla norma stessa.